decreto liquidità testo conte oggi

Il Decreto Liquidità: le misure previste a sostegno delle imprese italiane.

Appena approvato il Decreto Liquidità

con il quale il Governo attiva un piano di sostegno alle imprese fortemente colpite dall’emergenza coronavirus. Si tratta di un intervento poderoso resosi necessario per scongiurare il collasso dell’imprenditoria italiana, e soprattutto di imprese medie e piccole le più colpite dalla crisi. Dal decreto arrivano così 400 miliardi di liquidità per le imprese, che vanno ad aggiungersi ai 350 già liberati nel Decreto Cura Italia, per andare a comporre una dote complessiva da 750 miliardi, quasi la metà del nostro Pil come sottolinea il premier Conte.
Ma questo Decreto Liquidità porta con sé anche altre importanti novità quali: pagamenti della Pa più veloci; sospensione dei termini per chi è in debito con il Fisco; estensione del “golden power”. Vediamo tutto in dettaglio.

Un piano di aiuti da 400 miliardi in prestiti per le imprese

Una imponente mobilitazione di risorse pubbliche con l’intenzione, fortemente palesata, di mettere a disposizione di imprese, piccole o grandi, le somme necessarie a superare questo momento difficile e potersi rilanciare, cercando di bypassare la burocrazia per ridurre al minimo i tempi. Vengono infatti semplificate le procedure per lo stanziamento delle nuove risorse ed ampliato l’importo medio dei prestiti che, in alcuni casi, potranno essere erogati senza neanche aspettare il via libera del Fondo centrale di garanzia perché la garanzia diventa automatica.
Nell’impianto del testo c’è di fatto un doppio binario che vede Sace, la società che materialmente emetterà le garanzie pubbliche per le aziende più grandi, mentre per quelle piccole il braccio operativo sarà il Fondo di Garanzia per le pmi.

Le piccole imprese

È questa la categoria delle imprese con meno di 500 dipendenti, ma è anche la categoria di imprese rappresentate da autonomi e professionisti. Qui sono previste diverse fasce d’intervento a seconda dell’importo del prestito e anche del fatturato dell’azienda.

  • Per i prestiti fino a 25.000 euro, viene introdotta per tutti una procedura super agevolata, senza istruttoria, e quindi valutazione del merito creditizio, né da parte delle banche né da parte del fondo di garanzia. In questo caso la garanzia pubblica sarà pari al 100%;
  • Per i prestiti da 25 a 800.000 euro la garanzia pubblica sarà fino al 100% (90% di garanzia dello Stato e 10% con intervento dei Confidi). Ci sarà una valutazione del merito creditizio dell’impresa fatta dal Fondo che riguarderà la situazione degli ultimi due anni;
  • Oltre gli 800.000 euro, e con un tetto massimo di 5 milioni, sempre con valutazione di merito creditizio mentre la garanzia scende al 90%.

Le imprese più grandi

Sono considerate grandi le imprese con più di 500 dipendenti. In questa categoria entra in campo SACE, società controllata da Cassa depositi e prestiti, ed anche qui l’intervento è diviso per fasce. In questo caso la garanzia pubblica non è mai al 100%.

  • Arriva al 90% per le aziende che hanno meno di 5.000 dipendenti ed un fatturato fino a 1,5 miliardi di euro;
  • Scende all’80% per quelle che hanno un fatturato tra 1,5 e 5 miliardi di euro;
  • Scende ancora al 70% per quelle che hanno un fatturato superiore ai 5 miliardi di euro.

Il sistema di erogazione sarà molto semplice e attivo già nei prossimi giorni, pur prevedendo comunque delle condizioni quali il divieto di erogazione di dividendi per i prossimi 12 mesi, l’obbligo di non licenziare il personale e quello di non trasferire la produzione all’estero, condizione questa necessaria per garantire la destinazione del finanziamento a sostegno delle attività produttive localizzate in Italia.

Altre misure del Decreto Liquidità

Prorogate tasse e contributi

Altra importante misura del decreto liquidità è lo slittamento delle scadenze fiscali previste per il 16 aprile e il 16 maggio 2020. La misura si intende estesa anche alle partite Iva che hanno già beneficiato della proroga del precedente decreto Cura Italia.

Il Golden Power contro l’acquisto delle imprese italiane

Rafforzato anche il Golden Power, ovvero lo scudo normativo a protezione delle imprese italiane, soprattutto quelle di settori strategici, contro le scalate da parte dei capitali stranieri che potrebbero approfittare di questo momento di particolare debolezza per acquisire il controlla aziendale. Detto strumento consentirà di intervenire già nel caso ci siano acquisizioni di partecipazioni appena superiori al 10% all’interno dell’Ue.

Il decreto liquidità continua a metà aprile

Di fatto il decreto liquidità anticipa l’ancor più corposo decreto atteso per metà mese di aprile con misure assistenziali e ammortizzatori sociali. Il “decreto di Aprile”, sarà una manovra con nuove misure per imprese, lavoratori e famiglie e conterrà strumenti di protezione sociale, sostegno alle famiglie e ai lavoratori, soprattutto quelli più in difficoltà.

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ripartenza

Ho deciso di vendere i fazzolettini!

No, non sono impazzito! Non sto pensando di cambiare lavoro. E’ solo una metafora che spero possa esserti di ispirazione! Seguimi un attimo e capirai…

 

Siamo di sicuro di fronte a una situazione che impatterà in maniera determinante sulla nostra economia, ma è anche e soprattutto da una situazione difficile che si può imparare qualcosa. Anzi, è forse proprio nelle situazioni difficili che ci si ritrova costretti a riflettere e a uscire dai nostri consueti schemi mentali per prendere consapevolezza che tutto può cambiare e che dobbiamo essere sempre pronti ad adattarci ai nuovi scenari che la vita ci riserva.

In passato abbiamo ascoltato tante lagne incredibili riguardo la crisi e tutta una serie di problemi grandi o piccoli che oggi, alla luce di quello che stiamo vivendo, segregati nelle nostre case, dovrebbero apparire davvero insignificanti.

 

La verità è che in questo particolare momento storico, assisteremo a una vera e propria rivoluzione del mercato e solo chi si farà trovare preparato sarà in grado di reggere l’enorme colpo e costruire qualcosa di importante dalle ceneri.

Di certo alcuni business inevitabilmente chiuderanno ed altri ancora dovranno ripartire dal punto di partenza e sarà difficile un pò per tutti. 

 

Ecco che adesso comprenderai di trovarti oggi di fronte a un bivio:

o ti chiudi nel tuo pessimismo cosmico e passi le giornate a consumare pacchi di fazzolettini per piangerti addosso; 

o decidi di prendere in mano la tua vita e la tua azienda ed essere tu quello che venderà i fazzolettini ai piagnucoloni. 

 

Del resto, se ci pensi, piangersi addosso non migliorerà di certo la tua condizione in questo momento.

 

E allora il nostro invito è quello di rimboccarti le maniche e prepararti per una ripartenza in grande stile.

 

Probabilmente è vero, alla ripartenza sul piatto ci sarà meno per tutti, ma considera che probabilmente ci sarà di più per i pochi che avranno avuto la lungimiranza di rimboccarsi le maniche e investire ogni minuto del loro tempo per prepararsi ad una ripartenza sprint.

E quando finalmente tutti potremo ripartire, mentre gli altri perderanno tempo a sgranchirsi e a risvegliarsi dal loro torpore, tu sarai già sveglio da un pezzo. Sarai super allenato e super attivo perché non ti sarai mai fermato un attimo e sarai pronto a correre al doppio della velocità di prima perché correrai con la “cazzimma” di voler recuperare anche quello che hai dovuto perdere per via della sosta obbligata. 

 

Il nostro invito è quello di non lasciarti abbattere, come succederà a chiunque non si munisca della giusta mentalità, e di approfittare di questo forzato momento, in cui hai più tempo, per dedicarti a tutte quelle attività e alla ricerca e utilizzo degli strumenti in grado non solo di agevolarti la ripartenza, ma anche di continuare a crescere.

 

Come dice un nostro carissimo amico e coach della Make Money Organization: “Invece di essere preoccupati impegniamoci ad essere occupati”.

 

E allora oggi, a ben vedere, abbiamo una grande opportunità! Vediamola così: ci è stato regalato del tempo, che normalmente non ci basta mai, e abbiamo la possibilità di renderlo davvero prezioso.

Sfruttiamolo appieno dedicandoci anche a tutte quelle attività che normalmente tendiamo a trascurare presi dalla frenesia del quotidiano:

Dedichiamo tempo alla nostra formazione personale, che ci aiuterà sempre più a diventare la versione migliore di noi stessi; 

Miglioriamo ed intensifichiamo la nostra attività di reportistica ai venditori che oggi avranno più tempo per comprendere ed apprezzare la nostra professionalità;

Richiamiamo i nostri venditori, trasmettendo loro un messaggio di speranza e di vicinanza in questo momento e programmando con loro i successivi incontri in cui offrirete il vostro supporto e le vostre competenze sempre in maniera incoraggiante;

Richiamiamo i nostri centri di influenza e i clienti passati per offrire loro un servizio o una semplice attenzione che possa ancor più consolidare il nostro legame con loro;

Sono solo alcuni dei preziosi consigli che vengono dati in questi giorni durante la sempre ottima formazione dei nostri amici agenti Frimm, ma sono consigli che valgono per tutti gli agenti immobiliari qualsiasi sia la casacca. 

 

Un altro consiglio importante, dove KreditONline è disponibile e operativa più che mai, riguarda la possibilità di rispolverare la vostra banca dati per pre-qualificare i vostri potenziali acquirenti. Già in altre occasioni abbiamo avuto modo di approfondire gli enormi benefici di una corretta pre-qualifica creditizia, oggi ancora di più abbiamo l’esigenza di focalizzarci e valutare bene dove e come indirizzare i nostri sforzi lavorativi. Per questo KrediONline intensifica la sua già consolidata presenza ONline per essere al fianco dell’agente immobiliare in questo importante passaggio. 

Oltre tutto questa pre-qualifica potrebbe essere estesa anche ai tuoi clienti passati e, ricollegandoci a quanto detto prima, potresti offrire loro un’attenzione quale un prezioso suggerimento di surroga o di consolidamento. Sarà di certo un’attenzione che non passerà inosservata perchè consentirà loro di trarre dei vantaggi importanti come un risparmio a fine mese oppure la possibilità di liberare risorse finanziarie per poter affrontare più serenamente questo particolare periodo, o magari ancora poter pensare anche ad un nuovo investimento immobiliare di cui tu potrai essere come sempre il loro solido punto di riferimento.

 

Allora, se anche tu la pensi come noi, non esitare a contattarci per costruire insieme le premesse di una ripartenza sprizzante e ricordati sempre di valorizzare questo tempo perchè ti consentirà di creare un valore aggiunto che esalterà la tua attività domani.

 

#iorestoacasa #manonmifermo


sospensione rate mutuo

La Sospensione rate mutuo

La sospensione rate mutuo a seguito del Decreto cura Italia e come richiederla

La sospensione rate mutuo è una delle misure sicuramente più attese previste dal decreto «Cura Italia». È un'agevolazione che le famiglie possono richiedere alla Banca che ha erogato il mutuo, mediante una specifica domanda da presentarsi su apposito modello ufficiale disponibile sul sito ufficiale del Dipartimento del Tesoro e Consap SPA.

In seconda battuta, col decreto 18/2020, si è estesa ulteriormente la platea dei beneficiari di questa moratoria. Già prevista con il Dl 9/2020 per chi si è visto sospendere o ridurre l’orario di lavoro per almeno 30 giorni, adesso anche i lavoratori autonomi potranno richiederla certificando di aver subito perdite su base trimestrale pari al 33% sul fatturato. Altro importante aggiornamento è l’eliminazione del tetto di 30.000 euro di reddito Isee necessario finora per accedere alla moratoria.

Questa possibilità di sospendere il pagamento delle rate del mutuo era stata prevista dal Fondo di Solidarietà istituito con la Legge n.244/2007. Il cosiddetto Fondo Gasparrini che consente ai titolari di un contratto di mutuo per l’acquisto della prima casa di beneficiare della sospensione rate mutuo qualora si verifichino situazioni di temporanea difficoltà tali da incidere negativamente sul budget familiare. Tramite tale fondo è quindi possibile richiedere la sospensione prorogando la scadenza finale.

 

I requisiti per la richiesta

Può presentare domanda il proprietario di un immobile prima casa e titolare di un mutuo sottoscritto per acquistare detto immobile (di importo non superiore a 250.000 euro). Cosa importante, il mutuo deve essere in ammortamento da almeno un anno ed è ammissibile anche il titolare del contratto di mutuo già in ritardo nel pagamento delle rate, purché il ritardo non superi i 90 giorni consecutivi.

 

La durata della sospensione

Il Fondo ha finora concesso la sospensione rate mutuo, fino a 18 mesi, al verificarsi di queste situazioni di temporanea difficoltà: cessazione del rapporto di lavoro (subordinato, parasubordinato, o di rappresentanza commerciale o di agenzia, a tempo determinato o indeterminato), morte o riconoscimento di grave handicap ovvero di invalidità civile non inferiore all’80%. 

Il Dl Cura Italia ha esteso la misura anche alle ipotesi di sospensione dal lavoro o riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno trenta giorni. Con la chiusura delle attività commerciali e professionali in conseguenza dell'epidemia di coronavirus è plausibile ritenere che molte partite Iva si possano trovare in difficoltà. Per questo motivo il decreto ha colto l’opportunità di ammetterle per nove mesi (cioè fino al 18 dicembre 2020) ai benefici del Fondo dimostrando di aver subito un apprezzabile calo nel fatturato delle propria attività.

 

Attendere prego!

Nonostante i decreti legge siano immediatamente operativi, per poter presentare domanda bisognerà ancora attendere qualche settimana. Sono infatti attesi chiarimenti sulle modalità attuative di queste nuove disposizioni. Questo tempo di attesa sarà di sicuro utile per cominciare a reperire tutta la documentazione di cui avremo bisogno per inoltrare la domanda.

 

La convenienza per le famiglie

Prima della richiesta sarà il caso però di valutarne la reale convenienza. Per la durata della sospensione, infatti, il fondo pagherà alle banche, al posto dei mutuatari, solo il 50% della quota dei mancati interessi maturati sulle rate non versate. La parte rimanente degli interessi maturati durante il periodo di sospensione sarà comunque a carico del titolare del finanziamento. Al termine della sospensione il mutuatario ricomincerà a pagare le rate partendo dalla quota capitale del momento della domanda. Il piano di ammortamento verrà pertanto allungato di un periodo pari alla durata della sospensione. 

Altra considerazione da fare riguarda la portabilità del mutuo. Non è da escludere infatti la probabilità che l'accesso al fondo possa significare precludersi la possibilità di surrogare il mutuo in un secondo momento. E' questa una ipotesi già verificatasi in passato. Infatti non è nuova la notizia di banche che hanno negato la surroga a chi aveva fatto ricorso al Fondo di solidarietà per la sospensione.

Un’alternativa potrebbe essere attendere che termini il periodo di criticità per poi optare per una surroga o una rinegoziazione. In questi casi potresti anche allungare il piano di ammortamento per alleggerire la rata.

In conclusione

Il Dl Cura Italia ha esteso ulteriormente la platea dei beneficiari del Fondo Gasparrini, ma allo stato attuale servono ancora norme attuative e chiarimenti. Nel frattempo facciamo tutte le nostre opportune valutazioni e cominciamo a raccogliere la documentazione.

 

 

Fonte: Articolo de "Il Sole 24 Ore" del 19 marzo 2020 a cura di Michela Finizio


tassi dei mutui oggi

I tassi dei mutui oggi registrano nuovi ribassi

Le buone nuove riguardo i tassi dei mutui oggi sembrano continuare. Circa un anno potevamo stipulare a delle condizioni che in molti credevano fossero irripetibili. E invece eccoci ad oggi con nuovi minimi assoluti per i tassi dei mutui. Il fisso ha rotto al ribasso la soglia dell'1% e il variabile lo troviamo molto spesso allo 0,5%. Insomma, chiedere un mutuo acquisto oggi - ma anche surroga – non è mai stato così allettante. Il bello è che tutto fa pensare che questo momento durerà ancora per molto. Ecco infatti la Bce rilanciare il Qe portando di nuovo ai minimi il costo del denaro...

 

Fonte: Articolo de Il Sole 24 Ore di Emiliano Sgambato pubblicato il 13 settembre 2019


Il momento giusto per acquistare casa é oggi.

Se stai pensando di acquistare casa questo è veramente il momento migliore. Ottime occasioni sul mercato immobiliare e tassi dei mutui al minimo storico, davvero un bel momento per realizzare il sogno della tua prima casa!

E allora, perché non iniziare subito verificando quale possa essere il mutuo migliore per le tue esigenze? Attraverso le nostre pagine dedicate scoprirai i mutui più vantaggiosi del momento e potrai usare il nostro simulatore per calcolare la tua rata ideale.


tassi mutui oggi

Tassi mutui oggi ancora in calo.

Quando ormai sembravano livelli imbattibili i tassi mutui oggi segnano dei nuovi minimi e nuovi record si apprestano ad essere spazzati via. Eccoli:

1) Il costo medio dei mutui a tasso fisso in Italia (su durate di 20 e 30 anni) è sceso all’1,68%, mai così basso prima d'ora;

2) I costi di cui sopra sono legati agli Eurirs che hanno ritoccato al ribasso i precedenti minimi;

3) L’Euribor a 1 mese, uno degli indici su cui si calcolano le rate dei mutui a tasso variabili, è sceso a -0,398%, minimo assoluto;

4) Molto probabilmente entro fine anno la Bce taglierà il tasso sui depositi di almeno 10 punti base. Anche questo comporterà ripercussioni sull'Euribor e quindi nuovi scenari favorevoli per i tassi variabili. 

Mutui oggi, tassi fissi e variabili ai minimi storici.

Sembra che le banche non stanno aumentando gli spread ma anzi stanno seguendo la discesa dei tassi con i Tan sui mutui sempre più bassi. La durata più richiesta oggi è quella a 20 anni e le 5 migliori offerte a tasso fisso variano tra l’1% e l’1,3%. Per la durata a 30 anni invece, restiamo comunque ben al di sotto del 2% per il fisso e sotto l’1% per il variabile. I mutui sono scesi in media di 30 punti base rispetto a inizio anno e questo significa un risparmio annuo di circa 300 euro (su un mutuo medio di 130.000 a 20 anni).

Ma il mercato dei mutui è in calo 

C’è però una nota dolente in un mercato che, dal lato dell’offerta sta sprigionando dei livelli di convenienza (in termini di tassi nominali) inimmaginabili fino a pochi mesi fa. La domanda dei nuovi mutui è in calo. E questo ovviamente ricade sulle erogazioni, che nei primi quattro mesi sono diminuite del 6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Come mai nel momento tecnicamente più conveniente per stipulare un mutuo molti italiani si stanno tiranno indietro? La spiegazione è nella visione poco positiva sul futuro da parte dei mutuatari. In questo momento le incertezze che arrivano dalla politica non agevolano. Sia per i continui scontri con Bruxelles, sia per i dubbi sull’attuazione della flat tax e sull'ipotesi che questa possa cancellare le detrazioni sulle spese di riqualificazione energetica e quelle sugli interessi passivi dei mutui. Due capisaldi che da tempo facilitano le erogazioni di prestiti per la casa in Italia».

 

 

 


spread oggi

Lo spread oggi | La verità riguardo le ripercussioni sui mutui in Italia

Lo spread oggi BTp-Bund supera i 340 punti  e i rendimenti decennali schizzano al 3,81%. Tutto ciò consegue ai difficili rapporti tra Italia e CE in merito alla manovra di bilancio che punta a un deficit al livello del 2,4%. L’impennata dello spread oggi crea non poche preoccupazioni per gli italiani, specialmente quelli che hanno stipulato un mutuo o che lo stanno pianificando. La causa è sicuramente anche una informazione non sempre adeguata e quindi sufficiente a capire come stanno realmente le cose.

Facciamo subito una differenza tra chi ha già un mutuo a tasso fisso, chi ne ha uno a tasso variabile e chi deve ancora farlo.

Cominciamo da chi ha un mutuo a tasso fisso. Questi non incontra problema alcuno. Nel caso lo spread dovesse anche esplodere si troverebbe a continuare a pagare esattamente la stessa rata, in quanto non influenzate dalle fluttuazioni dei tassi. Per chi ha un mutuo a tasso variabile le rate, invece possono subire variazioni sulla base delle variazioni del mercato. L'indice di riferimento è di solito l’Euribor (da 1 a 12 mesi) e a volte anche il tasso di riferimento della BCE. Di recente, nonostante l'aumento dello spread di circa 200 pb, l' Euribor non ha segnato variazioni significative, rimanendo ai minimi storici. Per questo anche i tassi dell’Eurozona sono rimasti immutati e le rate dei mutui a tasso variabile sono rimaste grosso modo ai livelli dei mesi precedenti.

Lo spread oggi e le conseguenze sui prossimi mutui

E per chi invece un mutuo lo deve ancora accendere? Non dovrebbero esservi grossi problemi nemmeno per i futuri mutuatari, anche se il discorso qui sarebbe, almeno in linea teorica, un po’ più articolato. Lo spread alto, rispecchiando una lievitazione dei rendimenti sovrani italiani, innalzerebbe i costi sostenuti dalle banche per la raccolta del risparmio.

 

Fonte: articolo di Investireoggi scritto da Giuseppe Timpone, pubblicato il 


quotazioni immobiliari

Quotazioni immobiliari stabili | Mercato immobiliare Italia in crescita

Non si può certo parlare di crisi quando parliamo delle quotazioni immobiliari sul mercato in Italia. Le compravendite poi  continuano ad aumentare a pieno ritmo lasciando prevedere ulteriori miglioramenti per il 2019.

La cattiva notizia è invece che l'Italia, anche se cresce per le compravendite, resta il arretrata nella classifica dei migliori cinque paesi dell’immobiliare europeo e che le quotazioni immobiliari restano stabili. 

La vera svolta delle quotazioni immobiliari non si intravede ancora.

Le città con prestazioni migliori per tenuta dei prezzi sono Milano e Roma, ma anche Firenze, Venezia e Rimini e Pisa.

L’European Outlook 2019 di Scenari Immobiliari traccia i contorni dello stato di salute dell’immobiliare italiano ed europeo.
Sarà pubblicato con l’apertura del Forum di Previsioni e Strategie venerdì 14 settembre a Santa Margherita Ligure – un ritrovo annuale ormai alla sua 26 esima edizione, che segna il “ritorno al lavoro” degli principali player dell’immobiliare –

Le previsioni del 2019 sono di un ulteriore +7,7% del fatturato

......

 

Fonte: articolo de Il Sole 24 Ore scritto da Evelina Marchesini, pubblicato il 10 settembre 2018


Mutuo tasso fisso

Mutuo tasso fisso all’1,4% | La corsa agli ultimi dopo la fine del QE

Come annunciato dalla Bce la politica espansiva del quantitative easing terminerà con il 2018. Se il Qe ha spinto le banche a ridurre gli spread ai minimi storici, la sua fine non sembra generare ancora effetto contrario sul mutuo tasso fisso. Dalle ultime quotazioni si evince infatti che i tassi ai minimi proseguono e sono addirittura in ribasso. Oggi è possibile stipulare un tasso variabile allo 0,5%.

Il miglior mutuo tasso fisso si attesta intorno all’1,4%.

La cosa sorprendente è che sui fissi è ancora ampio il numero di banche che – nonostante la fine del piano espansivo di quantitative easing– applica spread tra lo 0 e lo 0,1%.

Essendo lo spread il margine lordo che la banca punta ad ottenere dal mutuo ed essendo in molti casi molto prossimo allo 0 significa:

in primis che molte banche considerano oggi il mutuo un prodotto ponte per attirare clienti a cui vendere successivamente prodotti più profittevoli;

e in seconda battuta, che nel futuro le banche immaginano di acquistare il denaro all’ingrosso a tassi più bassi rispetto a quelli attuali e di trasformare la differenza di questa operazione di “tesoreria” in un utile da agganciare indirettamente al mutuo.

Comunque sia, vista dal lato dei mutuatari – tanto quelli che si apprestano a chiedere un nuovo finanziamento quanto quelli che giustamente valutano un cambio in corsa delle vecchie condizioni attraverso le modalità della rinegoziazione (con la stessa banca) o della surroga (con un’altra banca) – si tratta di ottime notizie.

Perché se la fine del Qe può essere un segnale in apparenza restrittivo, ci sono altri fattori che allontanano il momento in cui i tassi torneranno a salire con forza e quindi a costituire una fonte di preoccupazione per la categoria dei debitori. A partire dalla politica monetaria che resterà comunque una politica accomodante ancora per un pò....

 

Fonte: articolo de Il Sole 24 Ore scritto da Vito Lops pubblicato il 15 luglio 2018