Il Decreto Liquidità: le misure previste a sostegno delle imprese italiane.
Appena approvato il Decreto Liquidità
con il quale il Governo attiva un piano di sostegno alle imprese fortemente colpite dall’emergenza coronavirus. Si tratta di un intervento poderoso resosi necessario per scongiurare il collasso dell’imprenditoria italiana, e soprattutto di imprese medie e piccole le più colpite dalla crisi. Dal decreto arrivano così 400 miliardi di liquidità per le imprese, che vanno ad aggiungersi ai 350 già liberati nel Decreto Cura Italia, per andare a comporre una dote complessiva da 750 miliardi, quasi la metà del nostro Pil come sottolinea il premier Conte.
Ma questo Decreto Liquidità porta con sé anche altre importanti novità quali: pagamenti della Pa più veloci; sospensione dei termini per chi è in debito con il Fisco; estensione del “golden power”. Vediamo tutto in dettaglio.
Un piano di aiuti da 400 miliardi in prestiti per le imprese
Una imponente mobilitazione di risorse pubbliche con l’intenzione, fortemente palesata, di mettere a disposizione di imprese, piccole o grandi, le somme necessarie a superare questo momento difficile e potersi rilanciare, cercando di bypassare la burocrazia per ridurre al minimo i tempi. Vengono infatti semplificate le procedure per lo stanziamento delle nuove risorse ed ampliato l’importo medio dei prestiti che, in alcuni casi, potranno essere erogati senza neanche aspettare il via libera del Fondo centrale di garanzia perché la garanzia diventa automatica.
Nell’impianto del testo c’è di fatto un doppio binario che vede Sace, la società che materialmente emetterà le garanzie pubbliche per le aziende più grandi, mentre per quelle piccole il braccio operativo sarà il Fondo di Garanzia per le pmi.
Le piccole imprese
È questa la categoria delle imprese con meno di 500 dipendenti, ma è anche la categoria di imprese rappresentate da autonomi e professionisti. Qui sono previste diverse fasce d’intervento a seconda dell’importo del prestito e anche del fatturato dell’azienda.
- Per i prestiti fino a 25.000 euro, viene introdotta per tutti una procedura super agevolata, senza istruttoria, e quindi valutazione del merito creditizio, né da parte delle banche né da parte del fondo di garanzia. In questo caso la garanzia pubblica sarà pari al 100%;
- Per i prestiti da 25 a 800.000 euro la garanzia pubblica sarà fino al 100% (90% di garanzia dello Stato e 10% con intervento dei Confidi). Ci sarà una valutazione del merito creditizio dell’impresa fatta dal Fondo che riguarderà la situazione degli ultimi due anni;
- Oltre gli 800.000 euro, e con un tetto massimo di 5 milioni, sempre con valutazione di merito creditizio mentre la garanzia scende al 90%.
Le imprese più grandi
Sono considerate grandi le imprese con più di 500 dipendenti. In questa categoria entra in campo SACE, società controllata da Cassa depositi e prestiti, ed anche qui l’intervento è diviso per fasce. In questo caso la garanzia pubblica non è mai al 100%.
- Arriva al 90% per le aziende che hanno meno di 5.000 dipendenti ed un fatturato fino a 1,5 miliardi di euro;
- Scende all’80% per quelle che hanno un fatturato tra 1,5 e 5 miliardi di euro;
- Scende ancora al 70% per quelle che hanno un fatturato superiore ai 5 miliardi di euro.
Il sistema di erogazione sarà molto semplice e attivo già nei prossimi giorni, pur prevedendo comunque delle condizioni quali il divieto di erogazione di dividendi per i prossimi 12 mesi, l’obbligo di non licenziare il personale e quello di non trasferire la produzione all’estero, condizione questa necessaria per garantire la destinazione del finanziamento a sostegno delle attività produttive localizzate in Italia.
Altre misure del Decreto Liquidità
Prorogate tasse e contributi
Altra importante misura del decreto liquidità è lo slittamento delle scadenze fiscali previste per il 16 aprile e il 16 maggio 2020. La misura si intende estesa anche alle partite Iva che hanno già beneficiato della proroga del precedente decreto Cura Italia.
Il Golden Power contro l’acquisto delle imprese italiane
Rafforzato anche il Golden Power, ovvero lo scudo normativo a protezione delle imprese italiane, soprattutto quelle di settori strategici, contro le scalate da parte dei capitali stranieri che potrebbero approfittare di questo momento di particolare debolezza per acquisire il controlla aziendale. Detto strumento consentirà di intervenire già nel caso ci siano acquisizioni di partecipazioni appena superiori al 10% all’interno dell’Ue.
Il decreto liquidità continua a metà aprile
Di fatto il decreto liquidità anticipa l’ancor più corposo decreto atteso per metà mese di aprile con misure assistenziali e ammortizzatori sociali. Il “decreto di Aprile”, sarà una manovra con nuove misure per imprese, lavoratori e famiglie e conterrà strumenti di protezione sociale, sostegno alle famiglie e ai lavoratori, soprattutto quelli più in difficoltà.